IL COLLIO

Collio, lembo d’estremo Nord Est, crocevia di popoli, di culture e di vicende. Storia e confini che si spostano, si alternano, si avvicendano.

Questo il palcoscenico: protagonisti la vite e il vino.

Il Collio è una gemma preziosa del mondo del vino. Il territorio comprende otto dei venticinque comuni della provincia di Gorizia: Gorizia, città dalla tipica atmosfera di confine, molto amata dagli Asburgo che la chiamavano la “Nizza dell’Adriatico”, Cormòns il “cuore pulsante” e poi comprende i comuni di  Brazzano, Pradis, Ruttars, Dolegna del Collio, Plessiva, Zegla, Capriva del Friuli, San Floriano del Collio, Oslavia, Mossa, Lucinico,  San Lorenzo Isontino e Farra d’Isonzo.

Riconosciuto come una delle aree più prestigiose d’Italia per la produzione vitivinicola e soprattutto per l’alta qualità dei suoi vini bianchi, unici ed indimenticabili  è un susseguirsi di dolci colline scandite da piccoli borghi con una superficie vitata di 1500 ettari a denominazione di origine controllata, divisa in micro aree dotate di propria personalità.

 

Terra di grandi bianchi, il Collio vede prevalere la produzione dei Pinot, del Tocai friulano, del Sauvignon e del rinomato Collio Bianco, uvaggio DOC.

Fra i rossi primeggiano il Collio Rosso, i Cabernet, il Merlot.

 

Prodotti tipici

Insaccati: prosciutti, salami, cotechini, salsicce.

Frutta: ciliegie e prugne del Collio.

 

Ortaggi: Radicchio "Rosa di Gorizia".

Dolci: Gubana di Gorizia e Putizza. Miele, distillati.

 

Piatti tipici

La cucina della zona e’ un originalissimo mix di tradizioni austriache, friulane, slovene: ricette tramandate da generazione in generazione rendono la gastronomia goriziana un unicum, nobilitato da vini che sono da tempo considerati tra i migliori del mondo.

Tipico piatto goriziano e’ il prosciutto cotto nel pane che spolverato di cren grattugiato puo’ fungere anche da piatto unico per il pasto di mezzogiorno.

Fra i primi, minestre gustosissime sono la jota (un minestrone di capucci acidi, patate, fagioli e carne o cotenne di maiale) e la friulana minestra di orzo e fagioli.

Direttamente dalla mitteleuropa, anche si impreziositi di sapori mediterranei sono gli squisiti gnocchi di pane.

In primavera nelle trattorie si trovano profumate frittate con le erbe, mentre più autunnali sono muset e brovade (cotechino con rape bianche grattuggiate e fermentate nella vinaccia), il gulasch (piccante in infinite variazioni ); il kaiserfleisch (carne di maiale affumicato, cosparso di cren fresco e accompagnato con crauti o gnocchi di pane), la selvaggina con polenta, lo stinco di maiale o vitello al forno.

Come contorno, patate in tecia e kipfel (piccole mezzelune fritte fatte con un impasto simile a quello dei gnocchi.

Fra i dolci impera la Gubana, un po’ il simbolo gastronomico di Gorizia, che e’ un rotolo di pasta sfoglia ripieno di frutta secca, uva passa, cedro candito, pinoli e noci.

Altri dolci tipici sono la putizza, pinza, lo strudel (con mele, susine o ciliege), i krapfen, torta Dobosch (ungherese), le palacinke (sorta di omelettes con ripieno di marmellata o di cioccolato), il kugelkupf.

Percorsi cicloturistici

•"Giro del Collio":

Capriva - Castello di Spessa- Villa russiz - Cormòns - Brazzano - San Rocco - Monte Quarin - Subida - Russiz superiore -Capriva.  Km. 28

•"Strada del Vino e delle Ciliege":

Gorizia - Mossa - Capriva - Cormòns - Giasbana - San Floriano - Oslavia - Piuma-Gorizia. Km. 36,4

PAESI DEL COLLIO

OSLAVIA

Per inoltrarsi nel Collio, si esce da Gorizia seguendo viale XX Settembre e superando il Ponte del Torrione, che sovrasta l’Isonzo.  Si prende poi la Strada del vino e delle ciliegie, fino a Oslavia, piccolo centro conosciuto per i suoi vini e per la bianca mole del monumentale Ossario, dove sono custodite le spoglie di decine di migliaia di caduti della prima guerra mondiale, che aveva in queste zone uno dei suoi fronti principali.

SAN FLORIANO DEL COLLIO

San Floriano torreggia suggestivo in cima all’omonimo colle: è un importante centro vitivinicolo e sede dell’antico complesso castellano dei Conti Formentini, che oggi ospita un hotel e un ristorante.

Feste e sagre:  Mostra e assaggio vini e prodotti tipici (prima settimana di maggio),  Likof (maggio).

PLESSIVA

A ridosso del confine con la Slovenia, Plessiva è una tranquilla località fra le colline.  Vi si trova il Bosco di Plessiva, uno splendido parco attrezzato con sentieri ben tracciati e aree di svago e ristoro.

RUTTARS

Sulla cima dell’omonimo colle, Ruttars è conosciuta - oltre che per i suoi vini - anche per le sue buone trattorie.  Nella parte vecchia del paese si trova la Torre di Marquardo (sec. XII), mentre sulle pendici del colle spicca l’austera sagoma medievale del Castello di Trussio (sec. XIII), che ora ospita un elegante

DOLEGNA DEL COLLIO

Simbolo di questa amena località suddivisa in varie frazioni, sono 5 stelle (ciascuna delle quali corrisponde appunto ad una frazione) e una penna, in onore di P. Zorutti, che qui vi nacque nel 1792 ed è ancor oggi considerato uno dei maggiori scrittori friulani.  Da visitare nella zona sono alcune semplici, ma interessanti, chiesette votive: la Chiesa di San Leonardo (sec. XV) a Scriò, la Chiesa di S. Elena (sec. XVI) a Mernico, la Chiesa di San Giacomo (sec. XVI) a Lonzano.  Dolegna, che aderisce all’associazione nazionale Città del Vino ,è immersa nei vigneti ed è una delle località del Collio meglio attrezzate per l’agriturismo, frequentata anche per le sue ottime trattorie.

Feste e sagre: Festa della Ribolla (prima settimana di agosto)

BRAZZANO

Frazione di Cormòns, segnava un tempo il confine fra l’Italia e l’Austria.

Oggi si visitano la Chiesa Parrocchiale (1763), la Chiesa di San Giorgio del sec. XVI, che racchiude un prezioso altare ligneo cinquecentesco e domina il paese dall’alto di un incantevole colle, la Chiesetta di S. Stefano (sec. XV) nell'antico borgo rurale di Giassico.

Feste e sagre:  Festa dei popoli della Mitteleuropa a Giassico (agosto).

CORMONS

Caratteristica cittadina situata ai piedi del monte Quarin.

 

Cormòns è il “cuore” del Collio. Di antiche origini era un centro agricolo già famoso secoli fa per la sua produzione di vino e di frutta.

Cittadina di stampo asburgico è conosciuta, oltre che per i suoi vini, anche per i suoi eccellenti ristoranti (fra i migliori del Friuli) e per le sue confortevoli strutture agrituristiche.

La parte più antica della cittadina è la centa medievale, attorno a cui si sviluppa il centro storico.

Merita una visita la Cantina Produttori, attorno alla quale è piantata la “Vigna del mondo”, oltre 400 uve provenienti dai 5 continenti che, vendemmiate insieme, danno vita al “Vino della Pace”,che viene inviato ogni anno capi di stato di tutto il mondo come invito alla pace ed alla fratellanza.

Specialità locali:

Prosciutto crudo artigianale. salami e marcundela.

Feste e sagre:

Rievocazione storica in onore di Massimiliano d’Asburgo -prima domenica di settembre

Festa provinciale dell'uva - seconda domenica di settembre

Jazz and Wine of Peace Festival - ottobre

Equitazione:

Centro vacanze La Subida - Circolo Ippico

CAPRIVA

Circondata da un arco di colline dove prosperano le viti, Capriva è conosciuta per il suo dolce paesaggio e per le sue eccellenti cantine.

Da visitare sono la Chiesa Parrocchiale (1882) con fonte battesimale (sec. XVI) e la Chiesetta della SS. Trinità (1524). Sui colli che le fanno da corona, spiccano il Castello di Spessa in stile eclettico (1881) e Villa Russiz in stile Windsor con la Cappella De La Tour (1869), ambedue oggi sede di aziende vinicole.

Feste e sagre:  Bismarcia. (Giugno).

Golf: Golf Club Castello di Spessa.

MOSSA

D’origine antichissima (i reperti ritrovati in zona risalgono al neolitico), Mossa è un piccolo centro che si sviluppa fra la pianura e la collina.

Da visitare sono la Chiesetta di Santa Maria Assunta (1599) e, fuori dal paese, Chiesetta votiva del Preval edificata nel 1700, distrutta e recentemente ricostruita, ai margini degli omonimi laghetti circondati da canne e vegetazione palustre.

Feste e sagre: Festa dell'uva - ottobre

LUCINICO

Frazione di Gorizia, a cui è collegata dal ponte IX agosto, è frequentata dai goriziani per le sue trattorie e i suoi eccellenti negozi di alimentari.

Feste e sagre: Festa della Vendemmia e rassegna del Miele (15 settembre).

Equitazione: Circolo Ippico alla Stesa.

FARRA D'ISONZO

Ultima propaggine delle colline del Collio sulla pianura, Farra è conosciuta per il suo Osservatorio astronomico (che apre le porte anche ai visitatori, per l’osservazione delle stelle) e per il caratteristico Borgo Grotta, con il Museo della Civiltà Contadina (loc. Colmello di Grotta).

Da visitare in paese la Chiesa di Santa Maria Assunta (sec.XVII).

 


COLLIO IN BICICLETTA

 

Ci sono molti percorsi in Friuli Venezia Giulia che mettono a stretto contatto con la natura, sia che vengano percorsi a bordo di una moto o di una più lenta bicicletta, ma anche a piedi. C'è chi si è accorto da tempo della bellezza di questi itinerari e lavora per farli scoprire anche ai turisti più frettolosi.

 

Andare per il Collio, ad esempio, significa immergersi in un paesaggio da vivere e da gustare con tutti i cinque sensi: la vista si incanta davanti ai vigneti; l’udito si immerge nel silenzio della quiete; intanto, dalle pianure, nei mesi primaverili arrivano i profumi dei fiori di campo, delle rose che ornano i vigneti, dei ciliegi in fiore lungo alcune strade e dei castagni; la campagna, sul Collio, si può toccare, scorrendo fra i polpastrelli quella terra rossa capace di generare i grandi vini bianchi, o accarezzando le spighe di grano dei campi del Preval; e naturalmente il gusto si esalta, a contatto con la pienezza succosa dell’uva matura, con il nettare prelibato del miele locale e il prosciutto affumicato, abbinato a un inconfondibile bicchiere di Collio bianco, e affiancato all’inesauribile tentazione dei piatti della tradizione locale.

 

Per gustare a pieno del paesaggio e per vivere completamente questo spettacolo naturale, sono state realizzate delle piste ciclabili che diventano a loro volta paesaggio. Sono ben 130 le biciclette che la Provincia di Gorizia ha acquistato per Slow Collio e che sono state distribuite quasi per intero agli enti e alle aziende che, a loro volta, le forniranno ai turisti. Le biciclette gialle sono diventate il simbolo distintivo del progetto con cui si intende attirare nel territorio il turismo ”lento”.

 

Venticinque chilometri di piste su sede riservata e 65 chilometri su strada asfaltata in promiscuo con la viabilità ordinaria; un percorso che lambisce l’intero territorio del Collio Goriziano a partire dalla città di Gorizia, attraversando i Comuni di Mossa, San Floriano, San Lorenzo Isontino, Capriva del Friuli, Cormons fino ad arrivare a Dolegna del Collio e salire a Ruttars.

 

Le piste, create con materiali ecocompatibili con il minor impatto ambientale possibile, prevedono lungo il percorso dei punti di sosta e aree panoramiche, dotati di panchina portabicilette, totem informativo e cestino per rifiuti. Inoltre, sono previste tre aree parcheggio di interscambio attrezzate per la sosta camper, una nella zona di Capriva del Friuli, una nell’area di Mossa (in località Blanchis) e una a Cormons sul monte Quarin.

 

Tre sono i circuiti che si possono effettuare: il percorso di monte, quello di valle e quello dei paesi . Il primo si articola in una trentina di chilometri, prevalentemente asfaltati e in uso promiscuo, e prevede dislivelli, anche rilevanti, per l’alternanza delle colline con la piana del Preval. Un percorso che lambisce il territorio sloveno e consente di poter visitare anche la vicina Brda, nella zona di Restocina, Vencò, Plessiva, Valerisce, Gradiscutta e San Floriano.

 

Il secondo attraversa l’intero territorio e permette di assaporare queste specialità naturalistiche in un vero e proprio percorso di esperienza culturale, che si può affrontare su due o quattro ruote partendo dalla periferia del capoluogo isontino - Gorizia, zona Piedimonte – addentrandosi nei borghi e nei piccoli agglomerati urbani, che animano la piana del Preval.

 

Il terzo, che congiunge Gorizia con i vicini comuni dell’area collinare, tocca i principali centri urbani.

 

Il Collio viene così vissuto con diverso approccio: si entra nei paesi, si partecipa alla storia e al vissuto delle comunità locali. Soprattutto, si possono visitare i castelli storici e talvolta persino soggiornarvi. Prima tappa d’obbligo è il maniero di Gorizia, testimonianza medioevale della città, quindi si prosegue verso il castello di S. Floriano del Collio, di cui si hanno notizie sin dall’undicesimo secolo, e che è divenuto riferimento per la ristorazione e l’ospitalità del comprensorio.

 

Si entra poi a Capriva del Friuli, dirigendosi verso il castello di Spessa che risale al 1500 e che offre uno spettacolare panorama ed anche un vicino campo da golf fra i vigneti e la splendida Villa Russiz risalente al 1868, un esempio di stile neo-gotico di matrice tedesca di proprietà dell’omonima fondazione.  Da qui ci si sposta verso Dolegna del Collio ed il castello di Trussio databile intorno al 1200, e infine verso il castello di Ruttars, identificabile come borgo fortificato dalla fine del ‘200. Fra Cormons e Dolegna si costeggia il fiume Judrio, attraversando piccoli tratti di bosco, e scoprendo, in maniera inaspettata, fra un vigneto e l’altro, nuove aziende ed accoglienti agriturismi.

 

STRADA DEL VINO E DELLE CILIEGIE

La strada del vino e delle ciliegie si snoda nel Collio goriziano tra i suoi dolci declivi segnati dai vigneti e dagli alberi da frutto. Nacque nel 1963, con l’obiettivo di far conoscere le aziende vinicole della zona,  poste al di fuori dei normali percorsi di traffico.

Obiettivo perseguito fornendo la possibilità di fare una gita lungo un percorso che offre, accanto alle bellezze del territorio, i suoi sapori tipici, presso aziende vinicole, centri agrituristici e trattorie che mostrano l’insegna in ferro delle “Botteghe del Collio”.

La strada parte dalla periferia Ovest di Gorizia, per giungere fino a Dolegna del Collio, attraversando anche i comuni di Capriva, Cormòns, Mossa, San Floriano del Collio.

Dal centro di Gorizia, seguendo Viale XX Settembre e superando l’Isonzo con il Ponte Torrione, si imbocca la strada del vino e delle ciliegie. Attraversando il parco di Piuma, si giunge ad Oslavia, dove pur tra gli ameni vigneti, troviamo testimonianza dei furiosi combattimenti che nella Prima Guerra Mondiale si tennero in questi luoghi, con il monumentale Ossario, dove riposano migliaia di caduti.

Si prosegue quindi a San Floriano del Collio, che tra i dolci rilievi del Collio, rappresenta un borgo adagiato tra i vigneti e gli alberi da frutto. Qui troviamo il complesso castellano dei Conti Formentini, oggi rinomato ristorante e sede del Golf Club di San Floriano.

Da qui, costeggiando il confine di Stato, ci si reca al Bosco di Plessiva, nel comune di Cormòns. Il bosco è costituito da 33 ettari di castagni, robinie e querce, con un dislivello che parte da una quota minima di 25 m fino ad una massima di 130m. La fauna è ricca ed è attraversato da numerosi sentieri ben segnalati. Ci sono aree attrezzate per pic-nic e per giocare.

Continuiamo verso Ruttàrs, località nel comune di Dolegna, che ci offre un paesaggio modellato dalle attività vitivinicole della zona. Il paesaggio agricolo è disseminato di cantine e buone trattorie e dominato dal Castello di Trussio (sec. XIII) che oggi è un ottimo ristorante. Altre vestigia medioevali si trovano nel borgo, come la Torre di Marquardo (sec. XII).

Si giunge così a Dolegna del Collio. Anche qui si può gustare quanto la cultura del vino abbia abbellito queste zone, armonizzando con i vigneti i vari borghi, le chiese votive, i vari boschi. Qui nacque nel 1792 Pietro Zorutti, uno tra i più noti e grandi poeti friulani. Le numerose trattorie possono offrire un saggio della cucina friulana e dei piatti a base di cacciagione.

Giunti all’estremo nord della Provincia di Gorizia, si ritorna indietro verso Cormòns. Si può fare un pezzo della strada fatta all’andata oppure la variante attraverso il borgo di Craoretto, che suggeriamo per non ripetere i paesaggi. Questa via ci conduce nel borgo di Brazzano, che un tempo segnava il confine tra Italia e Austria. Qui interessante da visitare è l’antica chiesa di San Giorgio che conserva un altare ligneo del Cinquecento di elevato pregio. Dalla chiesa che domina l’abitato si gode un bellissimo panorama sulla pianura.

Lasciata Brazzano arriviamo a Cormòns, adagiata ai piedi del monte Quarin. Considerata la capitale del Collio, la sua vocazione è indubbiamente quella del vino e della convivialità. Tassativa quindi una visita alla Cantina Produttori di Cormòns, circondata dalla “Vigna del Mondo”, dove sono piantati oltre 400 vitigni provenienti da cinque continenti, le cui uve vendemmiate insieme danno il “Vino della Pace”. Questo vino viene imbottigliato e poi inviato ai capi di stato di tutto il mondo come invito alla pace.

Dopo Cormòns, Capriva del Friuli. Circondata dalle colline, trovano sede nel suo comune numerose cantine e aziende vitivinicole. Qui sorge il Castello di Spessa che domina i numerosi borghi rurali e le ville, come Villa Russiz.

Eccoci quindi a Mossa, comune di origini antichissime che vede presenti numerose chiesette votive dal sec. XVI al XVIII. Qui si trova anche la piana lacustre di Preval di interesse ambientale e naturalistico. Non mancano vigneti e trattorie ad allietare il passaggio.

Ormai prossimi al rientro si attraversa l’abitato di Lucinico, un sobborgo di Gorizia, in cui possiamo comunque trovare dei punti di degustazione dei vini del Collio, accompagnati dagli ottimi salumi della zona. Non rimane ora che dirigerci verso il Parco dell’Isonzo a Gorizia, come riporta la mappa che chiudere il nostro giro.


ASS. CULT. ITINERARI DEL GUSTO

Via Bertaldia 3 33100 UDINE

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